ITINERARIO NUMERO 1: IL CENTRO CITA'

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DUOMO

Sorge nel luogo dove precedentemente si trovava l’antica basilica romanica di S.Maria Maggiore, costruita nel IX secolo e divenuta sede episcopale agli inizi dell’XI.

La costruzione della nuova cattedrale iniziò nel 1396 e a ricordo di tale data, al piede dell’abside maggiore è inserita una lapide firmata dallo scultore Tommaso Rodari.

I lavori proseguirono per quattro secoli e terminarono con la realizzazione della cupola nel 1744.

L’architettura e la struttura della cattedrale riuniscono quindi in un unico complesso differenti stili delle diverse epoche: la facciata e le navate sono quattrocentesche in stile gotico, del ‘500 sono il presbiterio e le absidi laterali è infine settecentesca la cupola. 

Arrivando davanti al duomo ci troviamo di fronte all’ imponente facciata. La decorazione della parte bassa, corrispondente alle lesene ricche di bassorilievi fu realizzata tra il 1457 e il 1463. Il portale centrale è probabilmente opera di Aminzio da Lurago. Della stessa epoca sono le lunghe finestre ai lati del portale, con statue di forme tardo-gotiche. Le statue delle cinque nicchie sopra il portale maggiore sono opera di Tommaso Rodari (1484-85), come le edicole dell’Annunciazione e della Resurrezione. Le edicole dei due plinii furono eseguite da Tommaso e Jacopo Rodari nel 1498, mentre le statue dei Plinii sono ritenute più antiche (1480), forse opera di Giovanni Rodari, padre di Tommaso. Anche le statue nelle nicchie delle lesene sono opera della bottega dei Rodari.

Il rosone, realizzato da Amizio da Lurago e Luchino Scarabota, fu terminato e benedetto nel 1486. Il messaggio della facciata è “l’elevazione dalla terra al cielo”: nella fascia bassa è infatti rappresentata la storia umana, vi figurano i grandi cittadini della storia comasca (Plinio il Vecchio a sinistra del portale e Plinio il Giovane a destra).

Nelle lunette dei portali troviamo momenti della storia di Cristo: nascita (sopra portale a sinistra), adorazione dei Magi (portone centrale), presentazione al Tempio (portale destro).  Salendo con lo sguardo sopra il portale (che sale dunque verso il cielo, verso il creatore) troviamo cinque statue che rappresentano la chiesa: al centro è visibile la Madonna, a sinistra S.Giovanni Battista, a destra S.Abondio (patrono di Como) e alle estremità i santi martiri Proto e Giacinto, le cui reliquie si trovano presso l’altare maggiore della cattedrale. Anche le lesene ai fianchi rappresentano l’ascesa dalla terra al cielo dei santi scolpiti. A sinistra e destra del rosone troviamo rispettivamente l‘Angelo Annunziatore e la Vergine. Sopra di esso sono raffigurati prima il Padre Eterno e più in alto il Cristo Risorto.

L’esterno del duomo presenta numerose opere d’arte interessanti, prima fra le quali la cupola, realizzata su progetto di Filippo Juvarra.

I progetti e i modelli in legno per la sua costruzione sono custoditi presso la Pinacoteca civica di Palazzo Volpi.

I fianchi della cattedrale sono ricchi poi di decorazioni, guglie e statue. Sul fianco meridionale, per esempio, partendo dalla lesena di facciata, troviamo le statue dei pilastri che rappresentano il poeta latino Cecilio, quindi i profeti Geremia, Isaia, Ezechiele. 

Sempre su quel lato si apre la porta meridionale, opera di Tommaso Rodari (una lapide reca la data del 1491) che vi scolpì nel timpano un tondo con la figura di Cristo e al di sotto la scena della Fuga in Egitto sormontata da un insieme di sculture, nel cui centro si trovano le tre virtù teologali (Carità, Fede, Giustizia) e ai lati quelle cardinali (da sinistra la Temperanza, la Prudenza, la Giustizia, la Fortezza).

Ai fianchi dell’entrata, nelle nicchie, sono scolpite quattro sante: S.Margherita e S.Caterina (in basso) e S.Liberata e S.Faustina (in alto).

Foto a sinistra: porta meridionale del Duomo. Foto al centro e a destra: porta settentrionale del Duomo con il particolare della rana scolpito dove indica la freccia rossa.

Sul lato settentrionale le statue delle lesene rappresentano Salomone (vicino al Broletto), Davide ed Elia.

Su questo lato possiamo poi ammirare la porta della Rana, opera di Giacomo Rodari (su disegno del fratello Tommaso), chiamata così per una decorazione che lo scultore ha inserito sul fianco sinistro. Vi si trovano scolpite, ai lati della porta, i Santi Proto e Giacinto, Pietro, Paolo e scene mitologiche (le fatiche di Ercole) o di storia antica (Muzio Scevola davanti a Porsenna).

INTERNO DEL DUOMO

L’interno del duomo è suddiviso da tre nevate gotiche che si snodano lungo dodici pilastri, simboleggianti i dodici apostoli. La parte terminale della cattedrale è occupata dalle tre absidi, che hanno uguali dimensioni e che furono progettate da Cristoforo Solari nella prima metà del ‘500, anche se la loro costruzione si protrasse per  lungo tempo. Quella meridionale fu costruita nel 1627-33 e la settentrionale negli anni 1653-69. L’incrocio delle tre absidi è dominato dall’altissima cupola che le sovrasta, opera di Filippo Juvarra che la decorò con stucchi di stile barocco e vi pose come parte terminale qualcosa di simile ad un piccolo “coperchio” rialzato da cui penetra la luce che s’irradia nella cattedrale. 

Nella cattedrale sono presenti numerose opere d' arte (sopratutto altari di varia epoca) di artisti di varia epoca, come le tele della "Fuga in Egitto" di Gaudenzio Ferrari e l' "Adorazione dei Magi" di Bernardino Luini.

Sono presenti anche degli splendidi arazzi prodotti da manifatture italiane alla fine del’500 che rappresentano scene bibliche e religiose e alla fine della navata centrale si trovano anche due grandi organi del Seicento con decorazioni barocche.

Quasi tutte le vetrate della cattedrale furono opera di Pompeo e Giuseppe Bertini (seconda metà dell’Ottocento).

Il rosone della facciata fu invece realizzato in vetri policromi da Maestro Guglielmo nel 1488 e ripristinato nel Settecento per essere poi nell’ attuale locazione definitiva sempre  da G.Bertini nel 1851.  

Presso l ’uscita si possono ammirare due acquasantiere sorrette da sculture di epoca romanica: un leone ed una leonessa che allatta i suoi cuccioli (probabilmente facenti parte dell’antica S.Maria Maggiore).

BROLETTO E TORRE CIVICA

Il broletto venne eretto nel 1215 ed è fiancheggiato dall’ imponente torre civica in pietre bugnate. Parte del lato meridionale fu mutilata nel corso del XV secolo per fare posto all ’ampliamento del Duomo.

La facciata è in stile gotico con fasce marmoree bianche, grigie e rosse. La parte inferiore presenta un doppio portico di quattro archi ogivali su pilastri ottagonali. La parte superiore mostra tre trifore ed un balcone aggiunto nel 1400.  L’edificio ha una struttura rettangolare a due piani, con un ampio loggiato nella parte inferiore, con copertura a volte o a tavolato. Nella parte superiore si trova una grande aula con copertura a capriate, utilizzata in passato come luogo di riunione. Già utilizzato quale palazzo comunale, fu successivamente usato come teatro, archivio e trasformato in sede di mostre pubbliche e manifestazioni.