VISITA ALL' ISOLA

Per raggiungere l’ isola si possono utilizzare i battelli della Navigazione del Lago di Como (https://www.navigazionelaghi.it/risultati?lake=Como   ) che però non fanno scalo in tutte le stagioni e non giungono sull’ isola con grande frequenza.

In alternativa ci sono le taxi-boat, piccole impbarazioni che partono da Ossuccio. Presso l’ Antiquarium di Ossuccio, che si trova nel complesso dell’ Ospedaletto presso la chiesa romanica di S.Maria Maddalena con il suo inconfondibile campanile si possono acquistare i biglietti per la visita all’ isola e per i taxi-boat. L’ Antiquarium è il museo in cui sono esposti i reperti archeologici ritrovati con gli scavi sull’ isola.

 

Giunti sull’ Isola e sbarcati dal porticciolo si può iniziare la visita seguendo diversi sentieri.

Prendendo il cammino che segue la costa settentrionale (cioè quella che da verso la riva di Ossuccio si cammina nel verde fino a incontrare i resti di abitazioni medievali.

 

RESTI DI ABITAZIONI MEDIEVALI

 

Resti di abitazioni sono rimasti su questo lato dell’ isola, quello settentrionale (il lato più esposto ad eventuali attacchi nemici), mentre sul lato meridionale più esposto al sole erano concentrate probabilmente le zone agricole. Tra questi resti si possono vedere quelli di un’ antica Casa-torre.

Giunti presso la riva si risale con un sentiero fino ad arrivare alla parte più orientale dell’ isola, in cui si trova il complesso di S.Eufemia e la chiesa di S.Giovanni.

 

COMPLESSO DI SANT’ EUFEMIA E CHIESA DI SAN GIOVANNI

 

Accanto alla chiesa di San Giovanni ci sono  resti di quella che era l’ antica chiesa di S.Eufemia, che secondo la tradizione fu fatta erigere da S.Abbondio (vescovo e patrono di Como) una santa a cui era particolarmente devoto anche un successivo vescovo del capoluogo lariano, Agrippino?? E  le cui spoglie furono qui sepolte. La speciale devozione per questa santa in area comasca era dovuta al fatto che a lei era dedicata la chiesa in cui vi fu lo svolgimento del IV concilio di Calcedonia ???? che decretò lo Scisma dei Tre Capitoli a cui aderì XXX vescovo di Como XXX e  che divise per secoli la diocesi comasca dal culto romano (Vedi Scisma dei Tre Capitoli nella XXXX).

I resti che vediamo oggi sono quelli della basilica successiva rifondata dal vescovo Litigerio??? Nell’ XI secolo e che aveva una pianta a tre navate absidate con cripta.

 

 

 

La chiesa di San Giovanni invece è un edificio di inizio ‘600 costruito su almeno tre precedenti edifici religiosi e resti molto antichi come un colonnato marmoreo sotto il pavimento che probabilmente apparteneva a una grande villa signorile addirittura di epoca romana.

Si tratta di una chiesa a tre campate con abside rettangolare con l’ aggiunta della torre campanaria negli anni 1670-1675. All’ interno gli arredi sono del XVIII secolo mentre le decorazioni pittoriche sono di fine ‘800.

Dopo alcuni restauri terminati nel 2008 è stata riconsacrata e nuovamente aperta al culto.

 

Da questa zona dell’ isola tramite diversi sentieri si possono raggiungere gli altri luoghi di interesse dell’ isola: sulla parte più alta (metri 234 slm) si trova la chiesa di San Pietro in Castello.

 

 

CHIESA SAN PIETRO IN CASTELLO

 

L’ ubicazione dei resti di questa chiesa è su un’ area fortificata  in cui molto probabilmente esisteva un antico “castello” o “castro” in cui viveva il capo militare dell’ isola e la guarnigione e che poteva diventare luogo di rifugio per la popolazione in caso di attacco nemico.

Anche i resti di una grande muratura e la denominazione stessa della chiesa suggeriscono che la zona fosse interessata da difese militari.

Oggi rimangono visibili i resti di una chiesa romanica ad aula unica con abside semicircolare che è citata in documenti precedenti alla distruzione dell’ isola nel corso del XII secolo.

Proseguendo verso ovest si trovano i resti di un altro edificio religioso antico chiamato Chiesa di Santa Maria del Portico.

 

CHIESA DI SANTA MARIA DEL PORTICO

 

Citata in documenti del XII secolo il suo nome dipende dal fatto che l’ edificio religioso ad aula unica con abside semicircolare era preceduto da un ambiente rettangolare, il “portico” appunto.

La chiesa è databile all’ età romanica (XII secolo) e sorgeva su un precedente edificio religioso dell’ epoca paleocristiana (V secolo).

Visibile nelle vicinanze è quindi il complesso dei santi Faustino e Giovita.

 

COMPLESSO DEI SANTI FAUSTINO E GIOVITA

 

Si trova quasi all’ estremità sud-est dell’ isola ed è composto da un piccolo edificio absidato e da un edificio civile oggi adibito a alloggio del custode.

Tra le varie chiese dell’ isola che abbiamo nominato c’era anche quella del monastero benedettino femminile di S. Faustino (a cui è associato il fratello martire Giovita) già esistente nel X secolo, anche se il convento è citato nel XII secolo.

Percorrendo da qui un altro sentiero si possono facilmente raggiungere le Case per Artisti.

 

CASE PER ARTISTI

Si tratta di tre villette in stile razionalista progettate dal famoso architetto comasco Pietro Lingeri nel 1939 ben  inserite nel contesto ambientale dell’ isola, uniche costruzioni di un progetto più grande che prevedeva la costruzione sull’ isola di un villaggio per artisti e un albergo. Come già detto l’ isola era stata ceduta dallo stato italiano all’ Accademia di Belle Arti di Brera di Milano che doveva realizzare tale progetto.

 

Questo è quanto si può vedere nell’ isola camminando nel verde dei diversi sentieri nel verde che la attraversano con la vista dei panorami dei luoghi che circondano l’ isola come i paesi di Ossuccio XXX, la penisola di Lavedo o la vista del ramo meridionale del Lago di Como o dei monti XXXXX